LA FASHION REVOLUTION

Lunedì 23 Aprile 2018 inizierà la settimana della fashion revolution.

Dal 23 al 29 Aprile 2018 torna la campagna internazionale Fashion Revolution che per una settimana in 92 paesi del mondo, chiama a raccolta tutti coloro che vogliono creare un futuro etico e sostenibile per la moda, chiedendo una maggiore trasparenza lungo tutta la filiera fino al consumatore.

Ma perchè proprio quella settimana e in cosa consistente la fashion revolution?

Perchè il 24 aprile 2013 è crollato l'edificio Rana Plaza in Bangladesh. 1.138 persone sono morte e altri 2.500 sono rimaste ferite, diventando così il quarto più grande disastro industriale della storia.

Questo è il momento in cui è nata Fashion Revolution.

C'erano cinque fabbriche di indumenti in Rana Plaza che fabbricavano abbigliamento per grandi marchi globali. Le vittime erano per lo più giovani donne.
Ancora oggi molti brand di moda fanno produrre i capi e accessori delle loro collezioni in fabbriche fatiscenti, senza condizioni di sicurezza, sfruttando i lavoratori spesso bambini e sottopagati ed inquinando le acque del pianeta con tinture e sostanze chimiche tossiche e dannose.

Oggi, sia le persone che l'ambiente soffrono a causa del modo in cui la moda viene fabbricata, prodotta e consumata e tutto questo deve cambiare.

La campagna pone a tutti la domanda: “Chi ha fatto i miei vestiti?”. Per rispondere basterà indossare gli abiti al contrario, con l’etichetta bene in vista, fotografarsi e condividere le foto attraverso i social media con l’hashtag #WhoMadeMyClothes, taggando i grandi marchi della moda e condividendo le loro risposte. 

Tantissimi sono gli eventi che ci saranno in tutta Italia durante questa settimana, per il calendario vi consiglio di andare sul sito della fashion revolution, sezione "events" cliccando qui

Ho dedicato due video sul mio canale YouTube alla moda sostenibile che potete vedere cliccando su questi link:

- Dalla fast fashion alla moda sostenibile, la mia esperienza

- Moda sostenibile, etica ed ecosostenibile, le differenze

Francesca